
Sotto questo vigneto sorge la Cantina del Paradiso. È la casa ipogea del vino ed è stata ideata per riprodurre l’atmosfera e i sentieri di un borgo. Al suo interno, si susseguono archi in pietra, pareti di roccia affrescate, stanze pensate come piccole piazze. Vi riposano le botti di legno che contengono l’Aliuva e l’Ursaria, i due vini a Identificazione Geografica Protetta prodotti dall’azienda agricola di Peppe Zullo. Nella sala del cinematografo, incantevole spazio per cerimonie e conferenze, è ospitato un antico proiettore del Cinema Paradiso di Orsara di Puglia.
Uno chef orsarese, un artista e un architetto, per un’opera d’arte che racconta lo spazio, la passione e l’ingegno di un luogo liberandone la capacità di accogliere e farsi esso stesso contenuto: la cantina di Peppe Zullo, progettata dall'architetto Nicola Tramonte con la collaborazione dell'artista Leon Marino, è stata premiata alla Biennale d'Architettura di Venezia come “Cattedrale del Vino”, accanto ai più grandi nomi dell'architettura internazionale.
Nel ventre
del paradiso
“In questa cantina, che è davvero il ventre del Paradiso, il vino si inebria e acquista vitalità, grazie, forse, alla costante presenza, in ogni ambiente, di opere originalissime, colorate, piene di estro, di ironia e di fantasia. Ma come sono questi vini contadini di Peppe Zullo? Buonissimi!”
- Franco Ziliani
Per Nicola Tramonte è stato facilissimo incontrare sulla sua strada Peppe Zullo. Entrambi orsaresi, ambedue convinti della necessità di innovare per regalare nuovi spazi alla rilettura di radici e vocazioni culturali, con la realizzazione della cantina di Piano Paradiso, a Orsara di Puglia, hanno posto simbolicamente la prima pietra sull’edificazione di un borgo dove nel corso degli anni, anche grazie al loro esempio, sono andati moltiplicandosi i ‘luoghi dell’agire generativo’.
La cantina orsarese selezionata per la Biennale di Venezia è realmente una cattedrale del vino, uno spazio ideato per accogliere, condividere il pane, preservare il bene prezioso custodito nelle botti e saggiarne il gusto quando è tempo di stare insieme.