Un riconoscimento dopo l’altro per Peppe Zullo

Peppe Zullo è uno dei migliori cuochi italiani, secondo l’autorevole parere degli esperti e delle più autorevoli guide e riviste di settore. E’ stato Carlo Petrini a esprimere meglio di altri le caratteristiche che fanno dello chef orsarese uno dei più grandi alfieri della buona cucina italiana nel mondo: “Peppe Zullo – ha dichiarato il fondatore di Slow Food – è un cuoco-contadino che ha saputo restituire alla sua terra l’orgoglio che merita”.
Lo chef pugliese è il precursore della filosofia che, già trent’anni fa, tracciava il filo rosso che conduce “dalla terra alla tavola”. Lo ha fatto dando vita a un’azienda agricola e due ristoranti-sale ricevimenti che privilegiano il rispetto della stagionalità, l’utilizzo di prodotti rigorosamente a km zero e la valorizzazione dell’orto nella preparazione di piatti capaci di coniugare gusto, salubrità e principi cardine della dieta mediterranea.

MED FOOD ANTICANCER.

Non è un caso che l’Università e gli organismi scientifici dell’Asl Foggia lo abbiano voluto come primo testimonial di Med Food Anticancer, un programma che promuove l’alimentazione mediterranea, il consumo di legumi, pesce, pane e cerali integrali, verdure, ortaggi e frutta come metodo di prevenzione attiva delle malattie degenerative correlate all’alimentazione.

LA COLLABORAZIONE CON LA LUISS.

Nasce dalla stessa filosofia la collaborazione con la Luiss, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli, che ha scelto Peppe Zullo quale testimonial per l’inaugurazione del primo orto universitario-didattico del mondo a Roma e per una serie di iniziative legate alla promozione della cultura enogastronomica italiana intesa come fattore di conoscenza, sviluppo e benessere condiviso.

IL SUCCESSO ALL’EXPO DI MILANO.

La coerenza del suo approccio alla cucina e alla riscoperta, in chiave innovativa, degli “alimenti-architrave” della dieta mediterranea, è stata una delle chiavi dello straordinario successo ottenuto da Peppe Zullo all’Expo di Milano dove, per tutto il mese inaugurale dell’Esposizione Universale, il cuoco orsarese ha rappresentato la cucina pugliese gestendo il Ristorante Puglia nel padiglione Eataly.

PREMIO UNESCO, FABBRICA DEL PAESAGGIO.

L’Azienda Agricola di Villa Jamele è una delle 20 strutture italiane, dislocate in 12 regioni del Bel Paese, ad avere ottenuto il riconoscimento de “La Fabbrica del Paesaggio”, concorso ideato e indetto dalla Federazione Italiana dei Club e Centri Unesco (FICLU). Questa la motivazione del premio consegnato a Peppe Zullo: “Per aver mirabilmente costruito, con Villa Jamele, un’azienda a bassissimo impatto ambientale, senza mai tralasciare l’obiettivo di proporre un’alimentazione all’insegna della genuinità con prodotti della filiera enogastronomica a km zero”. La tenuta del cuoco orsarese, inoltre, è stata recensita dalla rivista “Solare Business” come una delle migliori strutture ecosostenibili per la ristorazione. L’azienda agricola di Peppe Zullo, i suoi ristoranti, Villa Jamele e la scuola di cucina sono i frutti più appetitosi e maturi di una storia in continua evoluzione. L’orto, i vigneti, gli alberi da frutto, le erbe spontanee del bosco, la fattoria degli animali: ogni elemento dell’Azienda Agricola di Peppe Zullo trova il suo luogo d’elezione a Orsara di Puglia. L’azienda ha un’estensione complessiva di 180.000 mq, dove trovano spazio i 22.000 mq dell’orto, i 35.000 mq del vigneto, i 20.000 mq del bosco in cui albergano alberi da frutta, funghi, erbe spontanee e officinali. L’Azienda Agricola è completata dalle strutture dedicate all’allevamento, dal caseificio, dai ristoranti-sale ricevimenti, da un piccolo resort con 10 camere e dalla sede della Scuola Internazionale di Cucina.

I RICONOSCIMENTI.

L’ideatore del “simple food for intelligent people” ha ricevuto il premio Argos Hippium 2015, un prestigioso riconoscimento (giunto quest’anno alla sua ventiduesima edizione con un testimonial d’eccezione, il premio Oscar Luis Bacalov) alle personalità che hanno messo in luce il talento e le eccellenze del Paese e della provincia di Foggia. Un attestato di gran merito arrivato in un anno, il 2015, che ha consegnato a Peppe Zullo anche il premio “Acqua di chef”, contest della Ferrarelle che ha ‘laureato’ la Parmigiana di borragine, piatto-bandiera del cuoco orsarese, come la migliore ricetta d’Italia per sapore, contenuti nutritivi e capacità di innovare la tradizione culinaria italiana utilizzando i prodotti simbolo della dieta mediterranea.

L’OSSERVATORIO DEI CONSUMATORI.

Nel 2015, al fautore della filosofia “dalla terra alla tavola” è stato riconosciuto per la seconda volta consecutiva anche il “Premio Consumo di Qualità – Antichi Sapori”, giunto quest’anno alla sua settima edizione, assegnato dalla Rete Asel, Antichi Sapori Eat Local, in base alle valutazioni espresse dai consumatori. Per lui non vale il detto “nemo propheta in patria”, poiché a giugno di quest’anno è stato proprio il suo paese natale, Orsara di Puglia, a consegnargli il “Calice d’Oro” in occasione della 28esima edizione di Geo, Galleria Enogastronomica Orsarese-Festa del Vino.

AMBASCIATORE DELLE ECCELLENZE.

I meriti e la maestria dell’ideatore del “simple food for intelligent people” sono stati riconosciuti anche a livello internazionale. La Rhode Island University, per approfondire i temi del corso di antropologia nell’ambito del progetto “Sustainable agricolture and local food cultures of Italy”, ha portato i suoi studenti a Orsara di Puglia, da Peppe Zullo, in modo che potessero apprendere nell’orto di Villa Jamele le caratteristiche che fanno della cucina italiana un modello culturale di interesse planetario. Nel 2014, inoltre, il cuoco orsarese è stato invitato dall’Accademia della Cucina Italiana al George Brown College di Toronto dove, per diversi giorni, ha rappresentato la cultura enogastronomica pugliese in uno dei templi in cui si forma la futura classe dirigente canadese. Il suo cammino di cuoco internazionale è cominciato alla fine degli anni ’70. Le esperienze a Boston, Los Angeles e in Messico sono state il viatico per il ritorno a Orsara di Puglia. E’ qui che Peppe Zullo esercita la sua arte, nei suoi ristoranti e nelle sue due sale ricevimenti, Nuova Sala Paradiso e Villa Jamele. Non c’è solo tradizione, ma una ricerca del futuro, felicemente fedele e coerente con i doni che natura e cultura ci hanno riservato.